domenica 23 agosto 2009

Gerd Leipold, leader di Greenpeace, ha ammesso che la sua organizzazione ha diffuso dati falsi sul Riscaldamento Globale



Articolo originale:
http://www.prisonplanet.com/greenpeace-leader-admits-organization-put-out-fake-global-warming-data.html

Paul Joseph Watson
Prison Planet.com
Giovedì 20 agosto 2009

Il leader di Greenpeace Gerd Leipold, messo alle strette, è stato costretto ad ammettere che la sua organizzazione ha diffuso informazioni ingannevoli ed esagerate quando ha sostenuto che il ghiaccio dell'Artico sarebbe sparito completamente entro il 2030, un vero colpo ad effetto nell'ambito del movimento che attribuisce all'uomo le cause del riscaldamento globale.
In una intervista alla BBC condotta da Stephen Sackur all'interno del programma televisivo "Hardtalk", Leipold ha tentato in un primo momento di sorvolare sulla domanda, ma è stato alla fine messo alle strette ed ha dovuto ammettere che Greenpeace ha commesso un "errore" quando ha assserito che l'Artico srabbe sparito completamente nell'arco di 20 anni.
Questa dichiarazione è inserta in un comunicato stampa intitolato "Urgent Action Needed As Arctic Ice Melts," (occorrono urgenti misure per contrastare lo scioglimento dell'Artico), nel quale viene dichiarato che il riscadamento globale farà sparire il ghiaccio dall'Artico entro il 2030. Sackur ha accusato Leipold e Greeenpeace di diffondere "informazioni ingannevoli" basate su "esagerazioni ed allarmismi", facendo notare quanto fosse "ridicola e irragionevole" la dichiarazione che il ghiaccio della Groenlandia, una massa di 1,6 milioni di chilometri quadrati con uno spessore di 3 km nella parte centrale, e che tra l'altro è passata indenne attraverso periodi molto più caldi dell'attuale, sarebbe andato perduto completamente quando è invece rimasto saldo per centinaia di migliaia di anni.
"Non c'è nessuna possibilità che il ghiaccio debba sparire", ha affermato Sackur. "Non penso che si scioglierà entro il 2030...Dev'esserci stato un errore", Leipold è stato costretto alla fine ad ammettere.
Comunque, Leipold non ha offerto nessuna scusante a nome di Greenpeace per l'utilizzo di tali "tattiche emotive" come mezzo per condizionare il pubblico ad accettare le sue tesi sul riscaldamento globale. Ha anche sostenuto che la crescita economica negli Stati Uniti e nel mondo dovrebbe essere soppressa e che sia il sovrapopolamento che gli alti standard di vita dovrebbero essere combattuti a causa del danno che, si percepisce, essi stanno causando all'ambiente, una retorica eugenista che chiunque abbia visionato il documentario Endgame di Alex Jones conosce molto bene.
Come ha sottolineato anche il blog Whatts Up With That, "l'ammissione di Leipold che Greenpeace ha emesso informazioni ingannevoli ha provocato un grande imbarazzo all'organizzazione, che da una parte spesso è stata accusata di allarmismo e dall'altra ha sempre garantito di aver sempre applicato rigore pienamente scientifico nei suoi pronunciamenti sul riscaldamento globale.
Dichiarazioni simili che "il Polo Nord sta perdendo il ghiaccio" spuntano di routine annualmente per venire regolarmente confutate. Invece, è stato scoperto che nel periodo dall'agosto 2007 all'agosto 2008, il ghiaccio dell'Artico è aumentato di circa il 30%, un'area equivalente alla superficie della Germania.
Un nuovo studio con tutti i crismi ha anche potuto documentare "che le precipitazioni nevose annuali registrate nel periodo 1958-2007 sono state superiori del 24% di quanto prima ritenuto, così come il bilancio della massa nevosa di superficie è superiore del 63%."
Come il sito di Alex Jones, aveva riportato l'anno scorso, i climatologi dell'IPCC in seno alle Nazioni Unite erano stati presi in flagrante mentre citavano dati falsi per documentare un acceleramento del riscaldamento globale, in un altro esempio scioccante di manipolazione dell'opinione pubblica.
Nel novembre del 2008, l'Istituto Goddard per gli studi spaziali (GISS), condotto dal capo scientifico alleato di Al Gore, il Dr. James Hansen, aveva annunciato che il mese precedente era stato in assoluto l'Ottobre più caldo. Ma più tardi emerse che i dati prodotti dalla NASA su cui era basata questa asserzione, ed in particolare i record di temperatura di gran parte della Russia, si riferivano in realtà al mese precedente. Cioè la NASA aveva utilizzato le temperature, naturalmente più calde, del mese di settembre, ma aveva dichiarato che si trattava delle temperature di ottobre.

lunedì 17 agosto 2009

Schwaller de Lubicz e le radici naziste dell'Egittologia alternativa

Introduzione

Secondo l'opinione del matematico Otto Neugebauer, riportata da Laura Knight-Jadczyk, la civiltà egiziana era statica e limitata. Inoltre, è crollata su se stessa da sola e "non produsse mai niente di significativo a beneficio dell'umanità". Per Neugebauer la civiltà egiziana fu un "ostacolo allo sviluppo dell'umanità". Lo stile di vita dei faraoni era quello di un gruppo elitario, servito ed adorato da tutti gli altri, e che pensava che tutti gli altri fossero sacrificabili all'occorrenza. Questa interpretazione si rivela molto interessante come premessa all'analisi che faremo del periodo egiziano di R.A. Schwaller de Lubicz (RSDL) che si insediò in Egitto nel 1938 e che per 15 anni studiò il simbolismo dei templi, particolarmente quelli di Luxor, trovando quelle che considerò le prove che l'antico Egitto era un esempio fondamentale di Sinarchia, perchè era governato da un gruppo elitario di iniziati. L'esame dell'ideologia di RSDL lo colloca solidamente nel contesto dello specifico sistema politico-esoterico chiamato Sinarchia. Si tratta del "governo delle società segrete", ovvero di iniziati che operano dietro le quinte. Uno degli obiettivi della Sinarchia ai tempi di RSDL fu la creazione di una "Unione federale europea". I Sinarchi avevano stretti contatti con i Martinisti, e l'ideale sinarchico influenzò i martinisti e gli occultisti dell'inizio del '900. Fra i sinarchi vi erano, fra gli altri, membri di logge massoniche francesi e Rudolf Hess. Gli svariati domicili di RSDL coincisero con i mutamenti di governo nel paese dove risiedeva in quel momento: lui era un sinarca non solo a parole ma anche nei fatti, particolarmente attivo negli eventi che diedero forma alla sua epoca. Anzi, la storia potrebbe un giorno dover riconoscere che la sua fu una delle maggiori influenze politiche del ventesimo secolo.

Note biografiche su R.A. Schwaller de Lubicz
RSDL è stato definito un "protofascista" da Saul Bellow nell'introduzione di "Al-Kemi" di André vanden Broek: infatti, fu una figura di grande influenza nello sviluppo delle coloriture mistiche del nazismo e una particolare fonte di ispirazione per il vice di Hitler, Rudolf Hess, dedito a pratiche occulte. RSDL era di destra ed era considerato l'eminenza grigia del Partito Nazista, visceralmente antisemita (da "Al-Kemi" di André vanden Broek).
RSDL fu attratto dall'occultismo all'età di 18 anni a Parigi e fu coinvolto nella Società Teosofica. A Parigi entrò in un gruppo alchemico, la Confraternita di Eliopoli. RSDL dichiarò di aver ispirato anche l'autore che con lo pseudonimo di Fulcanelli firmò "Il mistero delle cattedrali" (1925). Infatti RSDL sostenne di aver scoperto i principi ermetici codificati nelle cattedrali gotiche, cosa che più tardi egli riscontrò anche nei templi egiziani. Nel 1918 fondò un gruppo interno alla Società Teosofica noto come "I Vigilanti", che in seguito divenne autonomo per meglio coltivare le ambizioni politiche degli aderenti. Il gruppo era composto da esoteristi ed artisti. All'interno del gruppo, che nutriva sentimenti antigiudaici, si coltivava l'idea di una élite che aveva il diritto di governare semplicemente perchè era più consapevole spiritualmente degli altri esseri umani. In quegli anni RSDL disegnò per se e per i suoi discepoli un'uniforme, che in seguito sarebbe stata adottata dalle SA, i repalti d'assalto della Germania nazista, gli antesignani delle SS, che contribuirono all'ascesa al potere di Hitler. Molti dei Vigilanti furono coinvolti negli eventi politici che portarono al sorgere dei movimenti fascisti e nazisti in Europa. Dopo soli due anni il gruppo fu sciolto, ma RSDL incaricò i seguaci di diffonderne i principi nei loro campi di influenza. Da Parigi RSDL si spostò prima in Svizzera (fino al 1927) e quindi in Francia (1927-1930). Nel 1930 si trasferì a Palma di Majorca nell'abitazione che appartenne e Raimondo Lullo, ufficialmente per studiare i manoscritti del rinomato maestro di Alchimia, mentre dal 1938 al 1952 risiedette in Egitto. Non si trattava di spostamenti casuali. Infatti RSDL era un filosofo della politica. Occorre notare che le sue partenze dalla Spagna e dall'Egitto coincisero con la presa del potere della destra, rispettivamente subito dopo la vittoria di Franco e subito dopo il colpo di stato militare in Egitto. Picknett e Prince [1] ipotizzano che RSDL combinasse le pratiche occultiste con l'attività di spionaggio per conto di "qualche potente organizzazione internazionale". L'origine del denaro di cui disponeva RSDL rimane un mistero. Proveniva da una famiglia modesta e i suoi libri non furono mai dei best seller, eppure era più che benestante. Era forse pagato per il ruolo svolto nel preparare il terreno ai vari colpi di stato ? Godeva di una sorta di vitalizio per i suoi servizi di agente segreto ? Secondo Picknett e Prince "entrambe le ipotesi sembrano plausibili".
RSDL rappresenta inoltre la connessione tra le SS e l'Egitto. Mentre molti ricercatori contemporanei denigrano il lavoro di RSDL accusandolo di essere sia sciatto che imperfetto, e altri semplicemente collegano la sua dottrina al suo aperto supporto al regime nazista, non è tuttavia semplice ignorarlo a causa di ciò. Ad esempio, fu RSDL che per primo notò che il dilavamento della Sfinge non era compatibile per una sua datazione alla Quarta Dinastia, facendo risalire il monumento ad un epoca ben più antica[2]. I metodi di RSDL, comunque, erano di casa presso l'Ahnenerbe e, ancora più importante, all'interno del gruppo di Hans Kammler che elaborò tutta una serie di "progetti neri". In breve, RSDL vedeva la cultura ed i geroglifici egiziani come segni visibili di una cultura molto sviluppata attraverso il pensiero, la scienza e la pratica analogici piuttosto che analitici.[3] Per lui, "pensiero analogico" era sinonimo di "azione a distanza [4] e questo suo pensiero è in linea con ciò che stava per essere formulato all'interno della fisica quantistica, e che poi si è rivelato essere reale ai nostri giorni, con il fenomeno dell "entanglement quantistico". Questo fenomeno, in breve, può essere spiegato così. Immaginate due fotoni emessi simultaneamente da un atomo e che viaggino in direzioni diverse. Entrambi portano la firma dei sistemi armonici, l'informazione cioè sull'atomo originale e sulle circostanze della sua emissione. Quindi immaginate di cambiare artificialmente la firma informativa di uno dei due fotoni. Poichè l'altro fotone è l'esatto analogo del primo, anch'esso introdurrà simultaneamente il cambiamento nelle proprie informazioni interne, indipendentemente dalla distanza esistente tra i due fotoni. Ma è importante notare che per RSDL, questa azione analogica a distanza, si esprimeva all'interno del contesto di una visione ampiamente dualistica del mondo, nella quale esistevano due scienze, una creatrice ed una distruttrice.[5] In questo contesto, ogni dato simbolo geroglifico diviene una sintesi di polarità di particolari opposizioni di forze, tenute in equilibrio dal "glifo" -l'informazione - stesso. Senza dubbio, questa visione ampiamente Hegeliana portò RSDL all'attenzione dei Nazisti e viceversa. Ma, ancora più importante, fu la conoscenza della "scienza religiosa" dell'Egitto da parte di RSDL che quindi era nella posizione di chiarire il significato di Sirio per gli Egiziani. Sirio giocava il "ruolo del sole centrale al nostro intero sistema solare " e ciò gli suggeriva "l'esistenza di un sistema cosmico" di strutture atomiche il cui nucleo è dentro al "Grande Provider", il Sothis degli antichi"[6]. RSDL conosceva anche l'antico simbolismo dietro i tre colori della bandiera tedesca - nero, rosso e bianco - in associazione con l'Egitto e Atlantide, un simbolismo del quale chiaramente anche i Nazisti erano al corrente. Così, nella sua variante egiziana, il mito del "sole nero" è collegato al sistema stellare di Sirio, e con tutte le associazioni con la resurrezione dalla morte e con la "forza vitale" inerenti la religione faraonica. Per l'Ahnenerbe delle SS, questo era un potente mix se ricordiamo la dichiarata propensione di Heinrich Himmler, rivelata in una lettera che egli scrisse ad uno scienziato dell'Ahnenerbe, istituto deputato non solo allo studio della scienza-religione egiziana e dell'occulto, ma la cui principale mission era quella di un "istituto per la ricerca scientifica militare"[7]. Di conseguenza, gli scienziati dell'Ahnenerbe che lavoravano ai suoi vari progetti segreti avevano una base ideologica per la più mondana visione del "Sole Nero", e cioè l'estrema forza gravitazionale esibita dalla massa che ruotava attorno al centro della galassia. I testi antichi possono offrire una chiave per resuscitare una scienza perduta, una scienza molto diversa da quella ideologicamente catalogata come "la fisica ebraica della relatività", ma in linea con la fisica "ariana" della meccanica quantistica, e con la sua predizione matematica del flusso energetico nel vuoto, o "energia di punto zero". Non c'è bisogno di aggiungere che il simbolismo del Sole Nero formava la dottrina centrale della società che anticipò il Nazismo, la Società Thule. La stessa svastica, in questo contesto, diviene non solo un ben noto simbolo di una antica tradizione esoterica, ma anche un talismano di magia cerimoniale a scala celeste, deliberatamente scelta per rispecchiare la rotazione apparente di una ben nota costellazione attorno al Polo Nord. Questa concezione della fisica quantistica, i soli neri, l'azione a distanza e la rotazione celeste fornisce la prova di una forte influenza ideologica da parte del gruppo SS capeggiato da Hans Kammler, i cui esperimenti si focalizzavano, appunto, sulla fisica non lineare[8].

Gli accadimenti in Egitto ai tempi di R.A. Schwaller de Lubicz

La Fratellanza Musulmana è una creatura di Londra e fu fondata in Egitto nel 1928 dall'agente controllato dagli inglesi Hasan al-Banna, un mistico Sufi nonchè appartenenete alla Massoneria [9]. Allo stesso tempo, Banna coltivava una celata opposizione all'influenza occidentale sull'Egitto. Quando Hitler ascese al potere, al Banna fu contattato attraverso i servizi segreti nazisti per una eventuale collaborazione, essendo egli un devoto ammiratore di Hitler[10]. In seguito ad una corrispondenza fra Hitler e Banna, questi fu arruolato dai servizi nazisti insieme ad altri membri della Fratellanza Musulmana per fornire informazioni sotto copertura sugli Inglesi con lo scopo di scalzare il controllo di questi sull'Egitto[11]. Nell'ottobre del 1933 fu fondato il movimento fascista del "Giovane Egitto", che comprendeva due futuri presidenti egiziani, Nasser e Sadat, movimento che ben presto collaborò con la Fratellanza Musulmana di Banna. Un individuo chiave nella connessione Islamo-fascista fu il Gran Mufti di Gerusalemme, Hajj Amin al Husseini, che più tardi divenne il mentore di Yasser Arafat. A partire dal 1933, al Husseini si incontrò regolarmente con i rappresentanti locali nazisti e professò apertamente idee filo-hitleriane. Durante questi incontri, egli svolgeva il ruolo di mediatore tra la Fratellanza Musulmana e i Nazisti. Tra il 1936 ed il 1939, Adolf Eichmann vistò il finanziamento da parte delle SS ad Husseini, con lo scopo di incoraggiare una rivolta contro gli Inglesi nella regione medio-orientale[12]. Comunque, alla fine degli anni '30, Husseini apertamente chiese che i Tedeschi fornissero aiuti alle forze arabe. Nel 1941 Husseini supportò la rivolta in Iraq, nella quale fu coinvolto lo zio di Saddam Hussein, Khairallah Tulfah. Per il restante periodo bellico Husseini fu ospitato in Germania, ed aiutò a formare la divisione "Hanjar" delle Waffen-SS formata da musulmani della Bosnia, a cui apparteneva anche Alija Izetbegovic, che in seguito guidò il movimento per l'indipendenza della Bosnia[13]. Nell'estate del 1942, quando l'Afrika Korps di Erwin Rommel si trovava sulla strada del Cairo, Nasser, Sadat e gli adepti del "Giovane Egitto" erano in contatto con le forze d'attacco tedesche e si preparavano ad organizzare, in collaborazione con la Fratellanza Musulmana, una sollevazione anti-inglese nella capitale egiziana[14]. Ma il piano fallì. Alla fine della Guerra, Husseini volò dalla Germania in Egitto. Il suo arrivo nel 1946 costituì una testa di ponte per il successivo flusso di ex-nazisti. Il Cairo divenne un porto sicuro per varie migliaia di fuggitivi tedeschi, ed il loro aiuto fu fondamentale per il colpo di stato del 23 luglio del 1952[12].
Miles Copeland, un ex agente della CIA, specializzato sul Medio Oriente, ha rivelato nella sua autobiografia, The Game Player, che nel 1951 e 1952 la CIA iniziò a interessarsi di Nasser attraverso un progetto conosciuto segretamente come "La ricerca del mussulmano Billy Graham". Secondo Copeland, che attivò il progetto nel 1953, la CIA aveva bisogno di un leader carismatico per disinnescare la crescente ostilità anti-americana che a quel tempo dominava in Egitto. Copeland descrive il primo meeting segreto che ebbe con tre ufficiali dell'esercito egiziano, incluso il Maggiore Abdel Moneim Ra'ouf, della cerchia intima di Gamal Abdel Nasser. Nel marzo del 1952, Kermit "Kim" Roosevelt, nipote del Presidente Roosevelt, che comandava le operazioni della CIA del Vicino Oriente, incontrò varie volte Nasser che portarono al colpo di stato quattro mesi dopo. Nella notte fra il 22 e il 23 luglio 1952 un colpo di Stato fu portato a compimento e Re Fārūq I, detronizzato, fu costretto il 26 all'esilio. Un Governo provvisorio fu formato e a guidarlo fu chiamato il rispettato generale d'origine nubiana Muhammad Nagīb, che il 18 giugno 1953 divenne il primo Presidente della Repubblica. Nel 1954 Nagīb fu però costretto a lasciare spazio all'"uomo forte" del regime, il colonnello Gamal Abd al-Nasser. Quando Nasser volle esaminare a fondo la situazione dei Servizi Segreti egiziani, si rivolse alla CIA. Comunque il governo americano riteneva rischioso politicamente aiutare direttamente Nasser. Copeland ricorda nelle sue memorie che quindi la CIA finanziò oltre un centinaio di esperti Nazisti di spionaggio e militari per preparare unità della polizia e dell'esercito egiziano nella metà degli anni '50[14]. La "Gehlen Organization" era una sezone interna alla CIA che comprendeva fuoriusciti Nazisti, di cui Allen Dulles, capo della CIA, aveva incaricato ex generale nazista Reinhard Gehlen, il quale cominciò col recuperare 350 ufficiali Nazisti non appena furono rilasciati dai campi di internamento. Alla fine i "V-men", agenti ex-Nazisti sotto copertura, erano ben 4.000. I più famosi fra questi erano Klaus Barbie, altrimenti conosciuto come il "macellaio di Lione", Alois Brunner, il braccio destro di Eichmann nell'architettare la Soluzione Finale e Emil Augsburg, che diresse l'Istituto Wannsee, dove fu formulata la Soluzione Finale, e che espresse anche una unità operativa specializzata nello sterminio degli ebrei. Un altro era il capo Gestapo Heinrich Müller, diretto superiore di Eichmann, la cui firma appare su ordini scritti nel 1943 per la deportazione di ebrei ad Auschwitz. Per mettere in piedi il servizio segreto egiziano, Gehlen si servì dell'uomo migliore che conosceva, l'ex colonnello delle SS Otto Scorzeny, che alla fine della guerra aveva organizzato la infame operazione Odessa, con lo scopo di facilitare la fuga dei nazisti ricercati. Con Skorzeny che si occupava dell'assistenza di Nasser, l'egitto divenne un luogo sicuro per i criminali di guerra Nazisti[12].

I Nazisti si interessarono dell'Antico Egitto

Una storia è venuta alla luce di recente e lega i nazisti e la camera della Regina, all'interno della Grande Piramide di Cheope. Gli appassionati di storia sanno che nel febbraio 1941 la celebre Afrika Korps tedesca, comandata dal generale Erwin Rommel, arrivò in Africa settentrionale per dar man forte alle armate italiane in lotta con gli inglesi. Ma, si dice, la spedizione di Rommel aveva forse anche un altro scopo, tutt'altro che militare. C'era infatti da appoggiare una missione segreta affidata a due alti ufficiali: si chiamavano Neumann-Sylkow e Von Ravenstein. A loro spettava, secondo gli ordini di Berlino, di gestire una rete di spie e agenti infiltrati oltre le linee inglesi col compito di penetrare nella Grande Piramide e verificare se era vero quanto era stato riferito pochi mesi prima ad Hitler. Un ricercatore tedesco, recentemente, ha potuto consultare alcuni dossier provenienti dagli archivi degli ex servizi segreti della Germania Est, la Stasi. Da quelle carte risulterebbe che qualcuno aveva convinto Hitler che nella Grande Piramide, in un rifugio segreto, erano conservati da tempo immemorabile i "I libri segreti di Toth", antichi papiri su cui erano riportate formule e istruzioni risalenti ad una civiltà pre egiziana. Una civiltà subito identificata con Atlantide...Ma chi era Toth? Per gli egizi questo dio, dalle origini misteriose, era lo scriba divino, colui che negli inferi teneva il conto dei peccati dei morti. Da qui anche l'identificazione di Toth col dio della scrittura, della parola, del pensiero. Secondo la tradizione i suoi poteri lo resero un mago temibile e quindi anche il protettore della magia. Un rapporto che si è riprodotto nel tempo: infatti per i greci Toth era il Dio Hermes, poi divenuto in età classica e poi nel Rinascimento quell'Ermete Trismegisto, il cosiddetto "Tre volte saggio", considerato il padre di tutta la tradizione esoterica occidentale. Una tradizione in cui confluiscono astrologia, alchimia, esoterismo ebraico ed egizio, scienze occulte e filosofie neo-platoniche e gnostiche. Ebbene, sembra che i nazisti fossero convinti che il sapere occulto di millenni fosse racchiuso in papiri nascosti dietro le pareti o il pavimento della Camera della Regina. Forse in quella "Camera segreta" di cui tanto si parla da qualche tempo. Non sappiamo se gli agenti di Hitler siano riusciti a penetrare in questa stanza e a trovare quello che cercavano. Probabilmente no. L'unica cosa che possiamo dire è che secondo alcuni la "fonte" che aveva spinto Hitler e i suoi uomini a questa singolare ricerca era un egittologo abbastanza noto: si chiamava R.A. Schwaller de Lubicz[15].
Note

[1]Lynn Picknett & Clive Prince. Il Complotto Stargate: siamo davvero pronti al ritorno degli dei ? Sperling & Kupfer Editori.
[2] L'osservazione di de Lubicz, infatti, ha ispirato le investigazioni di John Anthony West e Robert Shock, che hanno ri-datato la Sfinge approssimativamente all'8.000 aC, sulla base di evidenze geologiche, una conclusione che ha provocato onde scioccanti attraverso la comunità di egittologi, e che continua a mantenerte vivo un vigoroso dibattito nei circoli accademici
[3] R.A. Schwaller de Lubicz, Symbol and the Symbolic, (New York: Inner Traditions International, 1978), pp. 7, 20. In italiano: Simbolo e simbolica, Arkeios edizioni.
[4] Ibid., p. 46.
[5] De Lubicz, op. cit, p. 25.
[6] De Lubicz, Sacred Science: The King of Pharaonic Theocracy (Rochester, Vermont" Inner Traditions International, 1981), p. 28. In italiano: La scienza sacra dei faraoni, Edizioni Mediterranee o la Teocrazia Faraonica.
[7] Ibid., pp. 202-205.
[8]Joseph P. Farrell - Reich of the Black Sun, Nazi secret weapons & the Cold War allied legend - Capitolo 11. The black order: the occult influence on Nazi secret weapons.
http://missilegate.com/rfz/swaz/index.htm
[9] Robert Dreyfuss, Hostage to Khomeini, pag. 100.
[10] John Lotus, "Al Qaeda Terrorists Nazi Connection" http://www.warriorsfortruth.com/al-queda-terrorists-nazi-connection.html
[11]Marc Erikson " Islamism, fascism and terrorism (Part 3)"
[12] David Livingstone "Terrorism & Illuminati"
[13] World Future Fund " Totalitarianism in the Islamic Word: the influence of Nazi Germany.
http://www.worldfuturefund.org/wffmaster/Reading/Total/islamfascist.htm
[13]Marc Erikson " Islamism, fascism and terrorism (Part 3)"
[14]Questo sito che conteneva le informazioni di cui sopra è stato hacckerato dallo SPLC che evidentemente non ama le connessioni fra i "Nazi ed i musulmani:
http://www.geocities.com/johnathanrgalt/Swastika_Crescent.html
[15] Riassunto della puntata di Voyager dedicata al nazismo esoterico
http://luisareali.giovani.it/diari/2677521/nazismo_esoterico.html

mercoledì 12 agosto 2009

La dinastia ebraica dei Sassoon creò il traffico dell'oppio

Hong Kong e le Guerre dell'Oppio dei Sassoon (con i Rotschild alle spalle)
Al termine del mandato inglese su Hong Kong, dopo 99 anni di occupazione, centinaia di articoli di giornali e servizi televisivi hanno coperto l'evento, ma nessuna fonte si è permessa di rivelare come l'Inghilterra prese possesso di Hong Kong ! La verità si trova nascosta nella storia della dinastia fondata da David Sassoon "Il Rotschild dell'Estremo Oriente" e sul suo monopolio sopra il traffico dell'oppio. L'Inghilterra si appropriò di Hong Kong attraverso le Guerre dell'Oppio per permettere ai Sassoon di drogare un'intera nazione !
David Sassoon nacque a Bagdad, Iraq, nel 1792. Suo padre, Saleh Sassoon, era un ricco banchiere che era anche tesoriere di Ahmet Pasha, il governatore di Bagdad. Nel 1829 Ahmet fu destituito per corruzione e la famiglia Sassoon si trasferì in India, a Bombay. La città si trovava lungo una strategica rotta commerciale verso l'interno del continente indiano ed era anche la porta per l'Estremo Oriente. In breve tempo i Sassoon riuscirono ad ottenere dal governo inglese, controllato dai banchieri Rotschild, i diritti di monopolio sulla manifattura di cotone, seta e - più importante di tutto - l'oppio, che allora era la droga principale fra quelle che danno assuefazione. L'enciclopedia Ebraica del 1905, dichiara che i Sassoon espansero il traffico dell'oppio in Cina e Giappone. David Sassoon sistemò i suoi 8 figli nei principali centri di scambio dell'oppio in Cina. Secondo l'Enciclopedia Ebraica del 1944 "David Sassoon impiegò solo Ebrei nelle sue attività commerciali, e ovunque andavano costruivano sinagoghe e scuole per loro stessi. Trasferì in Cina intere famiglie di origine ebraica e le mise al lavoro". I figli di Sassoon si occuparono a Canton di diffondere la droga che distrugge la mente. Fra il 1830 ed il 1831 trafficarono 18.956 casse di oppio, guadagnando milioni di dollari. Parte dei profitti andarono alla Regina Vittoria e, soprattutto, ai banchieri Rotschild. Nel 1836 il commerciò salì ad oltre 30.000 casse ed il consumo di droga divenne endemico nelle città costiere della Cina. A quei tempi praticamente non vi era uomo che non consumasse l'oppio, compreso l'intero esercito. Nel 1839 l'Imperatore Manchu XuanZong Daoguang (Tao-kuang) ordinò lo stop al traffico di droga. Nominò il governatore di Canton, Lin Tse-hsu di condurre una campagna contro l'oppio. Lin sequestrò 2.000 casse di droga ai Sassoon e le gettò nel fiume. Un oltraggio del quale David Sassoon informò i Rotschild che chiesero al Goveno inglese di ordinare una rappresaglia. Così iniziò la prima Guerra dell'Oppio, con l'esercito inglese impiegato come mercenario per i Rotschild. Furono attaccate le città e presi d'assedio i porti della Cina. I militari cinesi, indeboliti da dieci anni di forte assuefazione all'oppio non furono in grado di fronteggiare gli Inglesi. La guerra terminò nel 1839 con la firma del Trattato di Nanchino. Questo introduceva clausole appositamente pensate per permettere ai Rotschild, tramite il loro burattino David Sassoon, di rendere schiava per la droga un'intera popolazione. Il "trattato di pace", infatti, prevedeva: 1. piena legalizzazione del commercio dell'oppio in Cina; 2. Risarcimento per 2 milioni di sterline per l'oppio confiscato e distrutto da Lin; 3. Sovranità territoriale a favore della Corona Inglese sopra un certo numero di isole costiere.

I Rotschild ed i Sassoon usarono l'Esercito inglese per drogare un'intera nazione
David Sassoon, il trafficante di droga in nome dei Rothschild in Cina venne naturalizzato cittadino inglese nel 1853. Mantenne abbigliamento ed usanze degli Ebrei di Bagdad, ma permise ai figli di crescere secondo gli usi inglesi. Suo figlio Abdullah cambiò il nome in Albert. Intanto il Primo Ministro inglese scrisse al Commissario per la Corona, capitano Charles Elliot, che il trattato non era pienamente soddisfacente per gli Inglesi. Doveva essere rigettato perché: "Dopo tutto, il nostro potere navale è così forte che noi possiamo ordinare all'Imperatore ciò che vogliamo prendere piuttosto che chiedere quello che lui intende cedere. Dobbiamo ottenere l'ammissione del commercio dell'oppio anche nella Cina interna, aumentare le somme per il risarcimento e chiedere l'accesso a molti altri porti cinesi." Così la Cina non solo dovette pagare ai Sassoon il costo dell'oppio confiscato, ma rimborsare gli Inglesi di 21 milioni di sterline per ripagare i costi della Guerra dell'Oppio. Questo permise ai Sassoon di ottenere il monopolio della distribuzione della droga nei porti cinesi. Comunque, ancora non era abbastanza ed i Sassoon rivendicarono il diritto di vendere oppio in tutta la Cina. Al rifiuto dell'Imperatore seguì la Seconda Guerra dell'Oppio tra il 1858 ed il 1860. Palmerston dichiarò che tutta la Cina interna doveva essere aperta ad un ininterrotto traffico di droga. Gli Inglesi subirono una sconfitta al Forte Taku nel giugno del 1859 quando i marinai, ai quali fu ordinato di prendere il forte, furono costretti a muoversi sul terreno perchè il porto era ostruito dal fango. Diverse centinaia furono uccisi o catturati dai cinesi. Un Palmerston arrabbiato affermò: "Dobbiamo dare una tale lezione a queste perfide torme che il nome dell'Europa deve diventare sinonimo di terrore". In ottobre gli inglesi assediarono Pechino. Quando la città cadde, il comandante inglese, Lord Elgin, ordinò che i templi ed altri santuari fosserò saccheggiati e rasi al suolo per far capire il loro assoluto disprezzo verso i Cinesi. Nel nuovo "trattato di pace", firmato il 25 ottobre del 1860, agli Inglesi venne assegnato il diritto di espandere il traffico della droga su sette ottavi del territorio cinese, che portò un ritorno di 20 milioni di sterline solo nel 1864. In quell'anno i Sassoon importarono in Cina 58.681 casse di oppio, mentre nel 1880 l'importazione schizzò a 105.508 casse, facendo dei Sassoon la seconda più ricca famiglia ebraica nel mondo, dopo i Rotschild. Agli Inglesi fu assegnata la penisola di Hong Kong come colonia, iniseme a larghe porzioni di Amoy, Canton, Foochow, Ningpo e Shanghai. I Sassoon impiantarono quindi basi per il commercio dell'oppio in ogni centro occupato dagli Inglesi, al cui commercio era adibito personale esclusivamente di origine ebraica, sotto precise direttive dei Sassoon. Comunque il Governo Inglese non permise mai l'importazione dell'oppio in Europa.

I diritti di monopolio dei Sassoon distrussero l'industria tessile inglese e fecero ricchi i Roosevelt.

Sir Albert Sasson, il primogenito di David Sassoon rilevò l'impero di famiglia. Tra le altre cose, costruì grandi fabbriche tessili a Bombay che impiegavano mano d'opera pagata con salari da fame. Questa espansione continuò dopo la Prima Guerra Mondiale e causò la messa fuori mercato delle fabbriche tessili del Lancashire, Inghilterra, e la conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro. Questo non impedì alla Regina Vittoria di nominare baronetto Albert Sasson nel 1872. Solomon David Sassoon, un altro figlio di David, si insediò ad Hong Kong e condusse gli affari di famiglia fino alla sua morte nel 1894. Quindi l'intera famiglia si riunì in Inghilterra poichè con le comunicazioni che si erano modernizzate potevano controllare il loro impero finanziario dalle loro lussuose basi londinesi. I Sassoon socializzarono con la casa reale ed Edward Albert Sassoon sposò Aline Caroline Rotschild nel 1887, così da sommare le fortune familiari con quelle dei Rotschild. Anche Edward fu nominato baronetto dalla Regina. Tutti i 14 nipoti di David Sassoon furino nominati ufficiali durante la Prima Guerra Mondiale ed in questo modo furono in grado di evitare i combattimenti.
Franklin Delano Roosevelt ereditò una fortuna dal nonno materno Warren Delano, che nel 1830 era il principale azionista della società Russell & Company. Questa armava la flotta commerciale che trasportava l'oppio dei Sassoon dall'India verso la China e ritornava con il Te per il mercato occidentale. Warren Delano si spostò a Newburgh, New York e nel 1851 sua figlia Sara sposò un facoltoso vicino, James Roosevelt, il padre di Franklin Delano Roosevelt. Egli era al corrente dell'origine delle fortune di famiglia ma si rifiutò di metterle in discussione. Il traffico dell'oppio dei Sassoon portò morte e distruzione per milioni di cinesi ed ancora oggi martoria l'Asia. La corrotta monarchia inglese li onorò con privilegi e nomine. Ai giorni nostri i Sassoon sono ricordati nei libri di storia come "grandi sviluppatori" dell'India ma l'origine della loro sconfinata ricchezza non viene mai menzionata.
Fonti:
Approfondimenti:
da questo blog

Dal New York Times: The Opium War's Secret History
(mentre nomina la liason con F.D. Roosevelt, non fa il minimo cenno ai Sassoon)

martedì 11 agosto 2009

Vaccino Virus A/H1N1, 210.000 dollari offresi



Anticamente per eliminare rivali politici, amorosi o solamente per rivalità personali, era in voga la pratica dell’avvelenamento. Per difendersi da questo potenziale rischio, papi, regnanti, nobili, politici e signorotti, prima di iniziare qualsiasi pasto facevano assaggiare le portate a personaggi destinati a questa funzione, o ai cuochi stessi.
Considerando tutta la spazzatura documentata, contenuta nei vaccini, non vi piacerebbe vedere i responsabili assumere la loro creazione avvelenata? E’ quello che deve aver pensato Jock Doubleday, presidente dell’associazione non-profit Natural Woman, Natural Man Inc. che nel lontano 2001 offrì 20.000 dollari al primo dottore in medicina o CEO di un’azienda farmaceutica che avesse bevuto una miscela di additivi standard contenuti nei vaccini, nella stessa quantità somministrata ad un bambino di sei anni, così come raccomandato dalla direttiva del Centers for Disease Control and Prevention.

L’offerta però cadde nel nulla, nessuno si fece avanti per il test, sempre valido anche negli anni a seguire. Molto probabilmente, pensò Jock la cifra è troppo bassa, alzò la posta nell’agosto del 2006, portando l’offerta a 75.000 dollari, anche così nessun pretendente si fece avanti. A partire da giugno 2007 i rialzi proseguirono fino ad arrivare a 110.000 dollari nel mese di dicembre, dei volontari nemmeno l’ombra. Jock allora decise di incrementare l’offerta di 5000 dollari ogni mese in perpetuo, se uno degli interessati avesse accettato la prova. Ad oggi agosto 2009, la cifra è arrivata a 210.000 dollari, senza che nessuno si sia offerto per l’assaggio del cocktail, che verrebbe calibrato per il peso dell’eventuale volontario, preparato con gli additivi, così come iniettato all’umanità nel nome della salute.

Cosa dovrebbe assumere il volontario?

Il siero non dovrà contenere virus depotenziati o batteri vivi o morti, come nel vaccino reale, ma solo gli ingredienti standard dell’abituale composizione delle vaccinazioni.

Il siero dovrà contenere almeno i seguenti additivi:
thimerosal (un derivato del mercurio)
glicole etilenico (anticongelante) non è un errore si tratta proprio di anticongelante
phenol (colorante disinfettante)
benzethonium chloride (disinfettante)
formaldeide (conservante disinfettante)
alluminio

Questi non sono i soli additivi impiegati, ma la mistura dovrà contenere almeno questi.

La mistura sarà preparata da Jock Doubleday più tre medici professionali da esso nominati, più tre medici professionali nominati dal volontario.

Volontari di Big Pharma e medici cercasi.

Cosa si nasconde dietro l’influenza porcina?


Marcello Pamio – 31 luglio 2009 - http://www.disinformazione.it/influenza_porcina.htm

“Dopo la morte del figlio autistico: John Travolta lascia Scientology”.
“Arriva finalmente la smentita del giovane ballerino: ‘Non sono il figlio illegittimo di Jacko’

“ Con tutto rispetto per la morte del figlio di Tony Manero e la scomparsa (non certo inattesa e inaspettata) di Michael Jackson, queste sono “notizie spazzatura” che vengono veicolate dai grandi e indipendenti giornali italiani per occupare da una parte i media e dall’altra il cervello dei loro lettori-sudditi. Da una parte le notizie trash, dall’altra lo spietato quanto vergognoso terrorismo psicologico sulla pandemia di influenza che è pronta - e non si sa cosa sta aspettando - a decimare la popolazione del pianeta. Forse, come ha dichiarato dal C.D.C. (Center for Disease Control) di Atlanta[1], la ricercatrice dell’Istituto Zooprofilattico Veneto, Ilaria Capua: “Ci stiamo preparando a un picco dal 10 agosto”.[2] Quindi secondo gli esperti, il fantomatico virus A-H1N1 dell’influenza, sta aspettando con calma che arrivi il 10 agosto per infettare decine e decine di milioni di persone! Certamente le fiabe dei fratelli Grimm sono molto più realistiche e credibili.

Le ultime dichiarazioni dell’O.M.S. (l’Organizzazione sovranazionale totalmente nelle mani delle lobbies del farmaco, ha dichiarato l’11 giugno 2009 Livello 6 di pandemia) apparentemente non lasciano spazio a dubbi: i casi di contagio ufficiali sono 175.000 e le vittime 1116.[3] Addirittura il portavoce ufficiale dell’OMS, Gregory Hartl, ha dichiarato ultimamente in una conferenza stampa, che la nuova influenza si è ”diffusa in quasi il 100% dei paesi”[4] Dai dati ufficiali è importante sottolineare subito che la mortalità di questa influenza è bassissimo. Secondo il "Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute" (Cnesps, Iss) "ogni anno si verificano in media 8000 decessi" per tutte le cause complicanze legate all'influenza stagionale (fonte Epicentro). Quindi dove sta il pericolo dell'influenza porcina?

La storia non compresa, si sa, tende a ripetersi… Facciamo un salto indietro e andiamo nel febbraio 1976, ed esattamente negli Stati Uniti d’America. Le televisioni dell’epoca mandavano in onda continuamente spot pubblicitari per terrorizzare i sudditi americani e convincerli a farsi vaccinare contro... l’influenza suina! Avete letto bene: influenza suina. Fu il presidente Gerald Ford ad imporre il vaccino, dopo che l’epidemia colpì la base militare di Fort Dix nel New Jersey uccidendo 19 militari. Non è stato detto che molto probabilmente la vera causa di queste morti è da imputare ai numerosi vaccini che i soldati sono tenuti a fare… Nella rivista britannica “Time” del 27 aprile 2009, si può leggere in che modo il vaccino del 1976 provocò dozzine di morti e gravi effetti collaterali come la Sindrome di Guillan-Barré (progressiva paralisi agli arti): ci furono più morti (oltre 30) per colpa del vaccino che per il virus dell’influenza suina[5]. Oggi, a distanza di ventitrè anni, la storia si sta ripentendo: i media trasmettono spot terroristici, i responsabili della salute pubblica creano paura e spingono alle vaccinazioni di massa, Big Pharma si frega le mani… I morti e i danneggiati (e non per colpa del virus) cresceranno esponenzialmente parallelamente alle pratiche preventive come le vaccinazioni. Esattamente come in passato.

Gli affari d’oro per Big Pharma
A prescindere dalla pandemia i soldi nelle casse di Big Pharma[6] stanno già entrando a fiumi. Stiamo parlando di un business da decine e decine di miliardi di dollari. “Una delle maggiori banche d’investimento J.P. Morgan”, (dell’impero dei Rockefeller che partecipa attivamente all’affare), “ha calcolato che i governi dei vari paesi abbiano prenotato, presso le 3-4 aziende in grado di produrre il vaccino su larga scala, almeno 600 milioni di dosi”[7] Alla fine però - sempre secondo J.P. Morgan - si dovranno sommare altre 350 milioni di dosi, che faranno lievitare le vendite di vaccini a circa 1 miliardi di dosi. Questo solo per i vaccini. Al bottino dei vaccini, spartito tra i quattro giganti della farmaceutica (GlaxoSmithKline, Sanofi Aventis, Novartis, Astra Zeneca), va aggiunto quello dei medicinali, dove primeggia Roche con l’ormai mitico Tamiflu e ancora la Glaxo con il Relenza.[8] Il mercato dei vaccini e tutto l’indotto (visto che spesso e volentieri i vaccini producono nuovi e futuri malati) è assai promettente, a questo punto va ricordato anche che la Wyeth (recentemente acquistata per 65 miliardi di dollari dalla Pfizer) produce il vaccino contro il pneumococco e la Merck quello contro il Papilloma virus.

Anche le fusioni e acquisizioni sono all’ordine del giorno: la Novartis ha comperato Chiron, Sanofi ha preso invece Aventis Pasteur e Acambis, Astra Zeneca Medimmune e Glaxo ID Biomedical.[9]

Detto questo, il vaccino per il virus A-H1N1 sarà pronto non prima dell’autunno prossimo, molto probabilmente tra ottobre e novembre. «Sulla sicurezza del vaccino non si scende a compromessi» ha detto Keiji Fukuda, il vicedirettore generale dell’OMS,[10] e infatti secondo il quotidiano britannico “The Guardian”, per assicurare le centinaia di milioni di dosi entro l’autunno, l’EMEA (l’ente europeo dei farmaci) sta permettendo alle società produttrici di scavalcare la fase dei test su larga scala sugli uomini. In pratica l’Agenzia (strumento nelle mani delle solite lobbies), ha autorizzato la “procedura rapida”.
Il tutto ovviamente a discapito della sicurezza dei cittadini.
Poi si viene a sapere che Enrica Giorgetti, moglie dell'attuale Ministro del Welfare Maurizio Sacconi, è Direttore Generale di Farmindustria (fonte, sito ufficiale di Farmindustria)
Quindi il responsabile del dicastero che controlla, tra le altre cose, la salute degli italiani è sposato con la direttrice della lobbies dei farmaci, che riunisce le 200 aziende del settore più influenti. Non male come conflitto d'interessi!

La febbre porcina "contagia" anche i farmacisti

La rivista Altroconsumo ha denunciato ieri, 30 luglio 2009, che 14 farmacie su 20 da loro visitate, hanno venduto l'antivirale Tamiflu senza ricetta medica, pur essendo obbligatoria. Una confezione costa la "modica" cifra di 36,80 euro! Non solo, per accontentare anche le persone che non vogliono muoversi da casa, la Rete offre la primizia della Roche da 64 a 127 euro a scatola. (Ufficio stampa Altroconsumo, 30 luglio 2009). Il Tamiflu viene spesso consigliato da medici e farmacisti compiacenti (che hanno il proprio tornaconto) e purtroppo molti italiani si preparano ad andare in ferie con l'antivirale in valigia. Questo è un banale esempio di come la pubblicità e il terrorismo mediatico agiscono sulle menti più deboli... Ecco perché in America, oltre 3000 persone si sono offerte di fare da cavia per testare i vaccini, a fronte di 2800 soggetti richiesti dalla multinazionale che li produrrà (fonte, Ansa, "Il Sole 24 Ore" 29 luglio 2009).

La fallace teoria microbica

Cerchiamo di fare, una volta per tutte, un po’ di chiarezza su virus e microrganismi vari. Uno dei padri fondatori della “Teoria dei Germi della Malattia” fu il chimico francese (e non medico) Louis Pasteur. Il concetto da lui codificato, e cioè che i batteri sono la causa di malattie specifiche, è stato ufficialmente accettato come il fondamento della medicina allopatica e della microbiologia verso la fine del 1800 in Europa e poi nel mondo intero. Tale teoria ovviamente fu accolta a braccia aperte dall’establishment medico-scientifico e dal nascente cartello farmaceutico che si stava organizzando attorno all’Associazione dei medici americani (A.M.A.), perché diede origine non solo alle vaccinazioni di massa ma anche allo sviluppo dei farmaci di sintesi.[11]

Analizzando l’evoluzione delle teoria microbica è doveroso inquadrala nella sua giusta prospettiva filosofica e porla nel contesto di filosofia biologica che dominava in quel periodo. Il XIX° fu infatti il secolo del grande sviluppo scientifico, nel quale avvenne il grande capovolgimento delle idee sulla malattia, la salute, la guarigione, la biologia stessa. Fu il secolo per esempio della teoria evoluzionistica di Charles Darwin.[12] Di conseguenza quando il francese Louis Pasteur e il tedesco Robert Kock fecero la loro comparsa con la teoria dei microbi, avvenne la perfetta fusione con la filosofia biologica: nacque il germe maligno che invadeva il corpo, annientava le difese, si moltiplicava nei tessuti, proliferava, causava infezioni, malattie e distruggeva alla fine l’organismo[13]. Cosa può desiderare di più una medicina sintomatica basata su una velenosa e tossica farmacopea, sempre più nelle mani delle lobbies?

E le case farmaceutiche possono desiderare qualcosa di meglio, di malattie provocate da un “essere” non visibile ad occhio umano che può essere ucciso solo da veleni chimici? D'altronde la scienza batteriologica è piena di concezioni demonologiche di altri tempi[14]. Il passaggio dalla caccia allo spirito cattivo, malvagio, alla batteriologia è stato lento ma ha portato i suoi frutti: prima con la religione e oggi con la medicina. Secondo la batteriologia moderna, i microbi sono ovunque, onnipresenti, vivono costantemente assieme a noi e dentro di noi. Viviamo tra loro, siamo totalmente e completamente dipendenti dai batteri.

Li abbiamo in bocca, nel naso, gola, occhi, stomaco, vescica, vagina, intestini e ogni apertura del corpo. Sono con noi dalla nascita alla morte. Se analizzassimo al microscopio una qualsiasi sezione del corpo, la pelle, le membrane mucose, le cavità, ecc. vedremo milioni di questi microrganismi: il tratto gastrointestinale del neonato, per esempio, non presenta batteri, ma nel giro di qualche ora se ne riempie. Quindi i batteri costituiscono una realtà positiva e non possono essere la causa della malattia, almeno non nel senso convenzionale del termine: possono complicare certamente le malattie, ma non solo la causa scatenante! La vita senza batteri sarebbe impossibile su questo pianeta: agiscono in fatti da “spazzini” riducendo la struttura molecolare complessa in una più semplice, operano fenomeni di scissione.[15]

Nel terreno i batteri fissano l’azoto presente nell’aria e lo convertono in nitrato necessario per l’assorbimento delle piante che poi grazie a questo potranno fornire le importantissime proteine vegetali… L’essere umano assimila le sostanze nutritive (vitamine, minerali, oligoelementi) che sono alla base della vita, contenute negli alimenti, perché il nostro intestino contiene miliardi di microrganismi (la cosiddetta “flora batterica”).[16] I batteri, come è stato detto prima, fungono da veri e propri “spazzini” che riducono i tessuti morti o malati e non hanno alcuna influenza invece sui tessuti e sulle cellule vive! Il fatto che i microbi siano incapaci di penetrare i tessuti sani dovrebbe illuminarci sul fatto che qualunque sia il ruolo che giocano i batteri nella produzione di alcuni tipi di malattia, sono sempre fattori secondari e mai primari. Non possono annidarsi nell’organismo, se non quando questo è stato sufficientemente alterato da altre cause da permettere questa intrusione.[17]

Non sono la causa della malattia, anche perché dal punto di vista igienistico, la malattia non è qualcosa che arriva dall’esterno o che è provocata da qualcosa, è un processo biologico che viene messo in atto dal corpo stesso, con l’obiettivo di eliminare le tossine che stanno inquinando pericolosamente l’organismo. Essendo i microrganismi parassiti, quando l’organismo si allontana dalla salute, da uno stile di vita sano e armonioso, i batteri iniziano a produrre scorie. Quando queste scorie si accumulano (tossine) si crea un terreno fertile alla loro proliferazione. Svolgono il loro ruolo: ovunque c’è putrefazione, degenerazione essi sono attivi. Non sono nemici dell’organismo, ma ovviamente devono essere mantenuti in armonia. Svolgono le loro funzioni di parassiti quando l’organismo si allontana dalla salute. Elaborando le tossine, alcune delle quali sono potenti (tetano per esempio), possono complicare il quadro. Ma se le spore del tetano si trovano su una ferita chirurgicamente sterile sono innocui, perché non esistono i materiali adatti alla loro proliferazione. Accumuliamo veleni multipli provenienti da alimenti sconvenienti alle nostre disposizioni biologiche, da alimenti cotti, condimenti, fritture, proteine coagulate dal caldo, residui organici non eliminati a causa dell’enervazione e dello stress o di un sonno insufficiente ed infine il consumo di medicine di ogni tipo[18].

Tutto questo lo aveva scoperto un contemporaneo di Pasteur, il francese Antoine Bèchamp. Questo batteriologo fece delle scoperte così straordinarie che giustamente vennero dimenticate dalla scienza proprio perché quest’ultima ha appoggiato in toto Pasteur. Bèchamp ha spiegato il processo della fermentazione per quello che è: un processo di digestione di microrganismi; è stato il primo a descrivere il sangue non come liquido ma come tessuto fluente. Bèchamp ha scoperto i microzimi (chiamati anche somatidi) e che i germi, sicuramente sono il risultato e non la causa della malattia.[19] Avete capito perché nelle università si studia Pasteur e non Bèchamp?

I microbi mutanti
Intorno agli anni ’30 e ’40 del secolo scorso, il dottor Royal Raymond Rife con il microscopio che prese il suo nome, ha dimostrato che i germi sono il risultato delle malattie e non la causa.[20] Ma non si limitò a questo, perché riuscì a dimostrare la capacità dei microrganismi di modificarsi dal livello (o forma) di batterio a quello di fungo per giungere all’ultimo stadio: la muffa[21]. Il dottor Rife identificò ben 10 famiglie nello spettro dei microrganismi, all’interno delle quali, un membro qualsiasi poteva trasformarsi in qualcos’altro a seconda del terreno biologico.[22] Quindi i batteri sono in grado di sottoporsi a mutazioni in presenza di talune condizioni interne dell’organismo e infatti, ricerche scientifiche hanno dimostrato che cambia prima l’organismo e secondariamente i batteri.[23] In Scozia nell’Università di Edimburgo per esempio, attraverso l’osservazione di pazienti è stato dimostrato che la flora batterica cambiava nel giro di poche ore parallelamente allo stato di salute del paziente stesso. Nel giro di minuti o qualche ora i batteri dentro e sul corpo si trasformavano proprio per il cambiamento verificatosi all’interno dell’organismo.[24]

Dai somatidi ai virus?
Dal punto di vista biologico i virus non soddisfano i requisiti che deve possedere un organismo vivente: non respirano, non digeriscono e non hanno alcun metabolismo. Sono semplicemente delle molecole di DNA (informazione) ricoperte da una membrana proteica. Quindi biologicamente parlando i virus non sono esseri viventi e come per i batteri non possono interagire con le cellule vive, ma solo con quelle morte. Con il suo microscopio il dottor Rife dimostrò che nel sangue di ogni essere vivente vi sono dei piccoli puntini chiamati “somatidi” o “microzimi”. I somatidi sono microscopiche forme di vita subcellulare in grado di riprodursi.[25]

Se l’ambiente che circonda le cellule, cioè il terreno biologico, diventa acido, inquinato dalle tossine, questi puntini si legano tra loro e si modificano in virus, batteri o funghi a seconda della situazione. Il loro lavoro, come abbiamo visto, è quello di ripulire il terreno dai tessuti morti e inquinati. [26] Se invece il terreno biologico è alcalino, i somatidi non si trasformano e i batteri non potrebbero proliferare.

Che fine ha fatto l'HIV?
Intorno agli anni '80 è apparso sulla scena il retrovirus HIV. "Scoperto", per modo di dire, dai furbastri Gallo e Montagnier, questo fantomatico virus - causa ufficiale della Sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) - doveva sterminare il mondo intiero. La "Peste del XX° secolo", com'era stato definito dai media, avrebbe decimato la popolazione mondiale e invece ad oggi, dopo oltre vent'anni si è ristretto a pochissimi gruppi a rischio, come i tossicodipendenti ed emotrasfusi. Questi due gruppi in particolare sono costantemente immunodepressi a causa dello stile di vita (droghe e appunto trasfusioni) e non certo per colpa di un virus! La verità, sappiamo, è figlia del tempo, e infatti qualche giorno fa è uscita questa notizia: "tra infezione da HIV e di AIDS conclamato non ci sarebbe una relazione causa-effetto e tra le due potrebbe esserci più distanza di quanto si pensi".[27] Finalmente sempre più scienziati e ricercatori indipendenti stanno prendendo le distanze dall'errata correlazione HIV = AIDS. Esiste certamente una immunodepressione, chiamata per convenzione AIDS (anche se questo acronimo è molto deviante), ma questa non è causata da un virus, o retrovirus, bensì dal nostro stesso stile di vita: alimentazione errata, vita sregolata, utilizzo di droghe (cocaina, morfina, eroina, popper, lsd, sintetiche, ecc.), farmaci (antibiotici, steroidi, ecc.), trasfusioni di sangue (di per sé altamente immunosoppressive), trapianto di organi.

La Pandemia di influenza
Tutto quello che ho scritto precedentemente è solo per avvertire che la pandemia di influenza, tanto reclamizzata dai media e tanto paventata dagli esperti di turno, è ne più ne meno una truffa colossale molto pericolosa. Truffa perché Big Pharma incamererà, e lo sta già facendo, miliardi di dollari alla faccia nostra e alla faccia della crisi economica; pericolosa perché nasconde un grossissimo problema di salute pubblica: i vaccini e i veleni chimici. Quando inizieranno le vaccinazioni di massa, molto probabilmente tra settembre e novembre prossimi, il numero delle morti e dei danneggiati dai farmaci salirà alle stelle. Abbiamo visto che i virus, come pure i batteri non possono fare nulla in un organismo sano il cui terreno è alcalino: lavorano solo sulle cellule morte e/o malate e/o debilitate. I vaccini però contengono anche altre sostanze molto più tossiche di un virus (attenuato o morto che sia), e mi riferisco ai conservanti, ai metalli pensati come alluminio e mercurio e a tutti quei veleni tossici inseriti dentro per un qualche specifico motivo… Queste tossine, sono pericolosissime per tutte le persone di salute cagionevole e per gli organismi ammalati e/o debilitati. La storia di nuovo insegna: durante la cosiddetta Spagnola nel 1918-1919 a e quella dell’influenza suina del 1976, il maggior numero di morti c’è stato solo tra i medicalizzati e i vaccinati! Ricordiamolo. Ecco perché è necessario stare il più lontano possibile da tutte le pratiche mediche ufficiali (antibiotici, vaccini, farmaci, ecc.), non solo per non contribuire ad ingrassare le già grasse casse delle case farmaceutiche, ma soprattutto per non rischiare inutilmente con gli effetti collaterali, che saranno sicuramente pesanti.

Vaccinazioni obbligatorie?
In caso di pandemia, le linee guida dell’O.M.S. hanno un carattere vincolante su tutti i 194 paesi aderenti. Dall’11 giugno scorso siamo a livello 6, il massimo dell’allerta, per cui in una simile emergenza (creata ad arte dall’èlite) l’Organizzazione sovranazionale (gestita dalle lobbies del farmaco), può legittimamente “costringere” i propri sudditi a farsi vaccinare, a limitare gli spostamenti e imporre quarantene. I governi di paesi come Inghilterra, Francia e Australia hanno già dichiarato l'intenzione di voler vaccinare (forse obbligatoriamente) l'intera popolazione, mentre gli Stati Uniti d'America almeno il 50% (cioè 160 milioni). E in Italia cosa accadrà?

Cosa si nasconde dietro l'influenza porcina?
Da una parte abbiamo gli immancabili interessi economici, che anche in questo caso sono enormi. Calcolando vaccini, farmaci, antibiotici e tutto l'indotto (visite specialistiche, esami di laboratorio, mascherine, ricoveri, ecc.) stiamo parlando di un affare da centinaia di miliardi di dollari. Dall'altra però c'è il controllo delle masse. Nonostante quello che i medici dicono, i vaccini, quando va bene, e cioè quando non producono effetti collaterali immediati (danni vaccinali), indeboliscono il sistema immunitario e predispongono alla malattia futura perché inquinano l'organismo con metalli pesanti e altre tossine velenose (vedi collegamento tra mercurio e alluminio dei vaccini con la sclerosi multipla, il morbo di Parkinson e di Alzheimer...). Quindi le case farmaceutiche non solo stanno incamerando miliardi attraverso la paura, ma si stanno anche ipotecando un mercato spropositato in futuro: milioni di nuovi malati. E le persone malate non sono persone libere... Infine c'è da tenere in considerazione anche coloro (gli organismi più deboli: giovani e anziani) che non riusciranno a superare la dose vaccinale stessa, proprio come accadde nelle grandi vaccinazioni di massa (Stati Uniti 1976, ecc.).

Cosa possiamo fare?
La cosa più intelligente e unica che possiamo fare è ovviamente stare alla larga da vaccini e farmaci di qualsiasi tipo. Dall’altra migliorare e potenziare il terreno biologico mediante una nutrizione superiore. L’ambiente interno, in cui avvengono tutti i processi metabolici e fisiologici è quello che fa la differenza. Se risulta essere alcalino è impossibile l’evolversi di una malattia degenerativa in quanto la malattia richiede sempre un ambiente esclusivamente acido. Un organismo sano, cioè libero dalla tossiemia, con una energia nervosa sufficiente, è assolutamente inattaccabile da qualsiasi agente esterno.

Ricordiamo che:
-Tutti i medicinali e tutte le sostanze chimiche (anche se dichiarate naturali) aumentano l’acidità dei tessuti e creano tossine.
- Tutte le proteine animali (carne, uova, pesce e formaggi) durante la loro metabolizzazione aumentano gli acidi nel corpo e creano tossine.
- Gli amidi raffinati (pane, pasta, cereali, biscotti, ecc.), creano una collosità tale che permette alle sostanze tossiche di rimanere all’interno del corpo anche per decenni.
- Una scarsa ossigenazione intra ed extra cellulare fa aumentare l’acidosi e predispone il terreno alla malattia.
- Una corretta e sana ginnastica invece, sblocca le tossine e le predispone all’eliminazione dall’organismo attraverso gli organi emuntori: pelle, polmoni, intestini, fegato, reni e vescica.
- L’acqua da bere dovrebbe essere minimamente mineralizzata (quasi distillata) per non appesantire il corpo con minerali inorganici che non possono essere assimilati dall’organismo che creano incrostazioni e calcoli, non a caso gli unici minerali organici che il corpo assimila sono quelli ingeriti attraverso le piante. L'acqua perfetta, cioè la più organica in Natura è quella contenuta nella frutta.
- Il digiuno in tutto questo gioca un ruolo fondamentale perché aiuta a detossificare l’organismo, depurando profondamente il terreno. Ecco cosa avviene nell’organismo durante un digiuno idrico (cioè solo con acqua):
- Si eliminano gli accumuli tossici nei liquidi (sangue, linfa, liquido interstiziale);
-Si liquidano gli accumuli abnormi e tossici all’interno dei tessuti e delle cellule;
- Vengono rimossi gli accumuli di colesterolo sulle pareti dei vasi, di acido urico a livello articolare, ecc.
- Si eliminano le cellule vecchie con rinnovamento dei tessuti;
- Si ha un miglioramento della rete capillare e degli scambi nutritivi e respiratori a livello cellulare;
- Miglioramento della funzionalità dell’apparato con riequilibrio della flora intestinale, sviluppo della flora simbiotica;
- Può avvenire anche l’eliminazione di formazioni patologiche come calcoli e concrezioni, il riassorbimento di neoformazioni benigne (cisti, noduli, fibromi, polipi, ecc.) e l’eliminazione di formazioni maligne allo stadio iniziale, grazie all’autolisi da difesa. [28]
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[1] CDC di Atlanta è il centro di controllo delle malattie
[2] “Il contagio. La ricercatrice dagli USA”, Francesca Visentin, “Corriere del Veneto”, 26 luglio 2009
[3] “Influenza A: 114 morti in 24 ore”, “Ansa”, 29 luglio 2009
[4] “Febbre suina: Oms, virus ormai in quasi il 100% dei paesi”, Adnkronos salute, 24 luglio 2009
[5] “How to Deal with Swine Flu: Heeding the Mistakes of 1976” , Time, 27 aprile 2009, www.time.com/time/health/article/0,8599,1894129,00.html
[6] Big Pharma s’intende le prime 10 corporation della chimica e farmaceutica: Pfizer, Glaxo Smith Kline, Johnson & Johnson, Merck; Novartis, Astra Zeneca, Roche, Bristol M. Squibb, Wyeth, Abbot Labs
[7] “Virus A, affari d’oro per Big Pharma. Il vaccino vale 10 miliardi di dollari”, Maurizio Ricci, “ La Repubblica ” 22 luglio 2009
[8] Idem
[9] Idem
[10] “Influenza A, preoccupazione sul vaccino”, 27 luglio 2009, “Il Gazzettino”
[11] “La medicina ortodossa scoprirà la cura del cancro”, Luciano Gianazza, http://www.medicinenon.it/ [12] “La teoria microbica. L’azione dei batteri sull’organismo”, Dottor Alec Burton, “Scienza e Salute”, pag. 39 – giugno 1989
[13] Idem
[14] “La guerra microbica”, dottor Herbert Shelton, “Le Bon Guide de l’Hygienisme”
[15] “La teoria microbica. L’azione dei batteri sull’organismo”, Dottor Alec Burton, “Scienza e Salute”, pag. 39 – giugno 1989
[16] Idem
[17] “La guerra microbica”, dottor Herbert Shelton, “Le Bon Guide de l’Hygienisme”
[18] Idem
[19] “La medicina ortodossa scoprirà la cura del cancro”, Luciano Gianazza, http://www.medicinenon.it/ [20] “La teoria dei germi come causa delle malattie”, Luciano Gianazza, http://www.medicinenon.it/
[21] Idem
[22] Idem
[23] “La teoria microbica. L’azione dei batteri sull’organismo”, Dottor Alec Burton, “Scienza e Salute”, pag. 39 – giugno 1989
[24] Idem
[25] “La medicina ortodossa scoprirà la cura del cancro”, Luciano Gianazza, http://www.medicinenon.it/ [26] Idem
[27] "Virus HIV e AIDS, quale rapporto?", Il Pensiero Scientifico editore, 14 luglio 2009
[28] "Il digiuno terapeutico", dottor Sebastiano Magnano

domenica 9 agosto 2009

Immunità giuridica per i produttori dei vaccini ?


Di William Engdahl - Global Research

Il Segretario statunitense alla Salute e ai Servizi alla persona, Kathleen Sebelius, ha appena firmato un decreto che concede ai produttori di vaccini la totale immunità giuridica da ogni azione legale che risulti da qualsiasi nuovo vaccino contro l’Influenza suina. Inoltre, il programma del Governo statunitense da 7 miliardi di dollari per velocizzare l’entrata sul mercato dei vaccini in tempo per la stagione influenzale autunnale è in corso di attuazione senza effettuare nemmeno i normali test di sicurezza. Cos’altro bolle in pentola nella campagna ufficiale di isteria dell’OMS per dichiarare il cosiddetto virus H1N1 una minaccia pandemica?
Innanzitutto, né l’OMS né il CDC o qualche altra istituzione scientifica ha fornito le necessarie prove scientifiche sull’esistenza del presunto nuovo virus H1N1 Influenza A, prove che richiedono che il virus venga scientificamente isolato, definito e fotografato con un microscopio elettronico: la procedura standard scientificamente accettata. Tuttavia è stata utilizzata come la base per dichiarare una minaccia “pandemica” globale.
L’attuale campagna ufficiale volta a suscitare panico sul presunto pericolo dell’Influenza suina sta rapidamente assumendo le dimensioni di un romanzo fantascientifico di George Orwell. Il documento firmato da Sibelius garantisce l’immunità ai produttori del vaccino contro l’influenza suina, in base ad una disposizione di una legge del 2006 sulle emergenze di salute pubblica.

Un SAGE non così saggio

Una volta che l’OMS a Ginevra, su consiglio del Strategic Advisory Group on Immunizations dell’OMS, ha dichiarato che l’H1N1 è nella fase 6 o pandemica, programmi sanitari di risposta automatica all’emergenza potrebbero essere attivati persino in paesi come la Germania, dove casi denunciati anche “sospetti” di H1N1 possono essere contati sulle dita di poco più di una mano.
Il SAGE dell’OMS merita inoltre un’indagine accurata. Il suo direttore, il dottor David Salisbury, è dal 2005 direttore delle immunizzazioni presso il Dipartimento della Salute del Regno Unito. Negli anni ‘80 Salisbury fu, stando a quel che si dice, oggetto di numerose critiche per il sostegno alla vaccinazione di massa di bambini con un vaccino multiplo MMR prodotto dall’azienda che poi ha cambiato nome in GlaxoSmithKline. Quel vaccino è stato messo fuori mercato in Giappone dopo che un significativo numero di bambini ha sviluppato reazioni di rigetto al vaccino e il governo giapponese è stato costretto a pagare indennizzi significativi alle vittime. In Svezia il vaccino MMR della GlaxoSmithKline è stato rimosso dopo che gli scienziati l’hanno collegato al diffondersi della malattia di Crohn. Apparentemente esso ha avuto un impatto limitato sul direttore del SAGE dell’OMS Salisbury.
Secondo un investigatore indipendente britannico, Alan Golding, il quale ha ottenuto documenti liberamente accessibili sul caso, nel “1986 Trivirix, un composto di MMR contenente il ceppo della parotite Urabe AM-9, è stato introdotto in Canada per sostituire il MMR I. Preoccupazioni riguardanti l’introduzione del MMR nel Regno Unito sono registrate nei verbali del gruppo di lavoro congiunto della Associazione Pediatrica Britannica e del gruppo relatore del Comitato congiunto sulla vaccinazione e l’immunizzazione (JCVI) del 26 giugno di quell’anno. Simili preoccupazioni sono state presto provate come ben fondate, in quanto è stato segnalato un aumento dell’incidenza di meningite asettica presso i soggetti vaccinati. Infine, tutti i vaccini MMR contenenti il ceppo Urabe degli orecchioni sono stati ritirati in Canada all’inizio del 1988. Questo avvenne prima che l’utilizzo di vaccini contenenti Urabe venisse autorizzato dal Dipartimento della Salute nel Regno Unito.…”
Il rapporto aggiunge: “Smith-Kline-French, l’azienda farmaceutica divenuta Smith-Kline-Beecham e coinvolta a quei tempi nella produzione britannica, era preoccupata per queste problematiche di scurezza ed era restia a fare richiesta un’autorizzazione britannica per questi vaccini contenenti Urabe. Come risultante della sua “preoccupazione” che i bambini potessero essere seriamente danneggiati da uno dei loro prodotti, fece richiesta al governo britannico di indennizzarli nei confronti di possibili azioni legali che sarebbero potute essere prese in seguito a “perdite” associate al vaccino, che allora veniva ritenuto portatore di rischi significativi per la salute. Il governo britannico, su consiglio del professor Salisbury e di funzionari del Dipartimento della Salute, entusiasmato dalla possibilità di mettere sul mercato un MMR economico, approvò questa richiesta”.
Oggi lo stesso dottor Salisbury è sostenitore della proliferazione globale dei vaccini non testati contro l’H1N1, anch’essi prodotti dalla stessa azienda, che ora si chiama GlaxoSmithKline.

L’ultimo disastro della finta Influenza suina

L’ultima volta che l’Amministrazione statunitense ha affrontato a un nuovo virus di influenza suina è stato nel 1976. Vi fu una campagna nazionale di vaccinazioni in seguito alla quale in migliaia fecero richiesta di danni sostenendo di aver sofferto degli effetti collaterali delle vaccinazioni. Questa volta il governo ha preso provvedimenti per evitare che migliaia di cittadini statunitensi che patiscono gravi conseguenze per aver ricevuto vaccini non testati possano agire per vie legali.
Nel 1976 al Presidente Gerald Ford, il quale affrontava una difficile campagna elettorale per la re-elezione, fu consigliato dal capo della CDC, David Sencer, di lanciare una vaccinazione di massa a livello nazionale. Come oggi con l’Influenza suina H1N1, Sencer utilizzò lo spettro della presunta pandemia influenzale del 1918. In particolare, alcuni ricercatori scientifici sostengono che le morti avvenute in occasione dell’ondata influenzale del 1918-19, subito dopo la terribile Prima Guerra Mondiale, non furono causate da un virus, bensì dalle campagne governative di vaccinazione di massa contro l’”Influenza spagnola”. È interessante notare come l’Università e la Fondazione Rockfeller furono coinvolte anche in questo evento.
Casi di quella che fu poi chiamata influenza suina furono individuati in soldati di stanza a Fort Dix, nel New Jersey, nel 1976, tra i quali vi fu un morto. La reale causa di quella morte è oggetto di disputa, in quanto il soldato, ammalatosi di influenza, fu costretto a compiere una marcia forzata nonostante la sua malattia, e cadde morto. Ma l’evento fu utilizzato da Sencer per convincere Ford a lanciare una dei più scellerati fallimenti nell’ambito della sanità pubblica nella storia degli USA, un fallimento che costrinse Sencer a dimettersi da capo del CDC.
I funzionari federali vaccinarono 40 milioni di americani durante una campagna nazionale. Una pandemia non si materializzò mai, ma migliaia di coloro che furono vaccinati fecero richiesta di danni, in quanto furono vittime di una condizione di paralisi detta Sindrome Guillain-Barre o di altri effetti collaterali. Almeno 25 persone morirono dopo essere state vaccinate e 500 svilupparono la sindrome Guillain-Barre, un’infiammazione del sistema nervoso che può causare la paralisi ed essere fatale. L’Amministrazione statunitense fu costretta a pagare i danni dopo che le vittime della vaccinazione ne fecero uno scandalo nazionale. Alla fine del 1976 il vaccino contro l’Influenza suina si dimostrò più dannoso della patologia stessa.
Sencer fu licenziato nel 1977 per il fallimento, ma allora il danno era già stato fatto.

Nessun test di sicurezza? Non preoccupatevi, siate felici…

La questione si fa ancora più grave. Ora che l’Amministrazione Obama ha firmato un documento che garantisce l’immunità da procedimenti giudiziari, la FDA negli Stati Uniti e le autorità sanitarie del Regno Unito hanno deciso di consentire a Big Pharma di mettere i propri vaccini sul mercato prima che qualsiasi test sui possibili pericolosi effetti collaterali dei vaccini venga persino reso noto.
Le prime dosi del vaccino contro l’influenza suina saranno rese disponibili al pubblico prima che i dati completi sulla loro sicurezza ed efficacia diventino disponibili. I vaccini “pandemici” non testati saranno diffusi in due dosi in una quantità maggiore, ed una marca conterrà, stando a quel che si dice, un additivo chimico, un coadiuvante, per permettere al vaccino di “andare oltre”, aumentando potenzialmente in modo drammatico il rischio di effetti collaterali.
I bambini saranno tra i primi ad essere vaccinati e potrebbero esserlo oltre un mese prima che i risultati dei test siano stati ricevuti.
Nel Regno Unito è stato ordinato al Servizio Sanitario Nazionale, NHS, di prevedere uno scenario nel quale l’influenza suina potrebbe causare 65.000 morti nel prossimo inverno, incluse diverse migliaia di morti tra i bambini.
Il Governo britannico ha pre-ordinato 132 milioni di dosi di vaccini a due produttori, GlaxoSmithKline e Baxter, i quali hanno registrato “in anticipo” tre vaccini “essenziali” in preparazione alla pandemia, abbastanza in tempo utile nonostante ci venga detto dall’OMS e dagli epidemiologi che non possiamo prepararci in anticipo per quella che potrebbe essere una più minacciosa mutazione di quello che è attualmente il lieve problema dell’H1N1.
Abbastanza curiosamente, un anno prima che fossero riportati casi di presunto H1N1, la principale azienda farmaceutica, Baxter, registrò il brevetto di un vaccino contro l’H1N1: richiesta di brevetto per un vaccino Baxter US 2009/0060950 A1. Nella loro richiesta si afferma che “il composto o vaccino contiene più di un antigene… come l’influenza A e l’influenza B prelevati in particolare dai sottotipi umani H1N1, H2N2, H3N2, H5N1, H7N7, H1N2, H9N2, H7N2, H7N3, H10N7 , dell’influenza suina H1N1, H1N2, H3N1 e H3N2, dell’influenza canina o equina sottotipi H7N7, H3N8 o dell’influenza aviaria H5N1, H7N2, H1N7, H7N3, H13N6, H5N9, H11N6, H3N8, H9N2, H5N2, H4N8, H10N7, H2N2, H8N4, H14N5, H6N5, H12N5".
Nella richiesta si afferma inoltre che “coadiuvanti idonei possono derivare da gel minerali, idrossido di alluminio, surfattanti, lisolecitina, polioli pluronici, polianioni o emulsioni d’olio come l’acqua nell’olio o l’olio nell’acqua, o una combinazione dei suddetti. Certamente la scelta del coadiuvante dipende dall’uso che se ne intende fare. Ad esempio, la tossicità potrebbe dipendere dall’organismo del soggetto destinatario e può variare da un’assenza di tossicità al massimo grado di tossicità”.
Senza responsabilità legale, la Baxter potrebbe prepararsi a vendere centinaia di milioni di dosi contenenti l’altamente tossico idrossido di alluminio come coadiuvante? Forse è ora di chiedere a tutti i principali funzionari dell’OMS, del SAGE e del CDC e ai funzionari di Gabinetto dell’Amministrazione Obama che facciano un passo avanti e siano i primi a prendere l’intera dose del vaccino contro l’H1N1 che sta venendo reso disponibile al pubblico. Dovremmo aggiungere alla lista di coloro che dovrebbero ricevere il vaccino per primi tutti i membri del Congresso che hanno votato a favore dello stanziamento di 7 miliardi di dollari per l’emergenza H1N1 e che hanno approvato l’immunità delle aziende farmaceutiche da condanne legate ai danni causati dai loro prodotti. Loro, non la popolazione civile dovrebbero essere le prime cavie umane del nuovo vaccino. Potremo quindi osservare i risultati. Lo stesso dovrebbe valere per altri governi nazionali e principali agenzie sanitarie che richiedono ai propri cittadini di prendere il vaccino H1N1 della GlaxoSmithKline o della Baxter, per vedere se è davvero sicuro.

E l’OMS fermò i controlli sull’H1N1

Un altro indizio sul fatto che il mondo viene considerato pieno di grandi babbei nella situazione di panico creata dall’OMS e legata all’Influenza suina è il fatto che l’OMS stessa, l’ente mondiale a cui è affidato il compito di monitorare gli sviluppi della cosiddetta pandemia o persino della epidemia a livello mondiale, ha appena deciso di smettere di tenere traccia dell'influenza suina (o H1N1 Influenza A come preferiscono chiamarla ora, così da non recare offesa a Smithfield Foods e ad altri allevatori di maiali a livello industriale).
L’Organizzazione Mondiale della Sanità in un “comunicato stampa” pubblicato sul proprio sito Internet ha fatto un annuncio da lasciare sconcertati, in cui informa che non controllerà più gli sviluppi dell’H1N1. L’ultimo aggiornamento dell’OMS, pubblicato il 6 luglio, indica 94.512 casi confermati in 122 paesi, con 429 morti. L’OMS sostiene apparentemente che i numeri sui casi confermati in laboratorio erano in realtà senza significato.
Il comunicato stampa afferma che ai paesi continuerà ad essere chiesto di rendere noti i loro primi casi confermati. Viene affermato inoltre che dovrebbero prestare attenzione a focolai, i quali potrebbero indicare che il virus è cambiato verso una forma maggiormente letale. Altri “segnali nei confronti dei quali essere vigili”, afferma il comunicato, sono i picchi di assenteismo scolastico e la crescita delle visite ospedaliere.
Il CDC di Atlanta ha dato il proprio assenso allo stop ai conteggi dell’OMS. Il dottor Michael T. Osterholm, direttore del Centro per la ricerca e le politiche sulle malattie infettive dell’Università del Minnesota, ammette che i test esistenti per confermare l’Influenza A H1N1 non sono nemmeno certi, ma piuttosto fatti a casaccio. “Cattivi provvedimenti possono essere peggiori della totale assenza di misure”, ha affermato. Perciò l’OMS ha deciso di fermare test che in ogni caso non hanno dato alcun dato scientifico su chi ha l’H1N1 e chi no, e ha altresì deciso di smettere di contare qualsiasi risultato di test o casi di H1N1 in tutto il mondo affermando che “possiamo supporre che quasi tutti i casi siano di Influenza suina H1N1”. Questa sarebbe la scienza in base alla quale ci viene detto di vaccinare i nostri giovani? Caspita… Non con i nostri figli.

F. William Engdahl è autore di “Full Spectrum Dominance: Totalitarian Democracy in the New World Order”
Titolo originale: "Now legal immunity for swine flu vaccine makers"

Vaccino antinfluenzale: quanto serve veramente ?


Polemiche: il British Medical Journal pone in discussione la profilassi
Vaccino antinfluenzale: quanto serve veramente?
Un esperto, Tom Jefferson, riesamina le ricerche sulla sua efficacia.
Il verdetto: mancano le prove

Quest' anno arriva o no? Sarà nella forma attenuata - quasi non ce ne siamo accorti - dello scorso anno? L' incognita influenza è di stagione. Il vaccino è in farmacia da ottobre, i più ligi ai consigli degli esperti l' hanno già fatto ed è appena partita la vaccinazione gratuita per le persone a rischio, in primo luogo gli anziani. Ora si tratta di aspettare l' ondata (l' inverno scorso il primo caso fu a gennaio), come la chiamano i medici. Tutto secondo copione. Ma se si scoprisse che la vaccinazione antinfluenzale, quasi «un' istituzione sanitaria» nelle società evolute, serve a poco? Sarebbe un bello scompiglio per tutti: per i medici che da anni e anni sciorinano raccomandazioni sulla sua utilità alla prima foglia gialla sugli alberi, per il cittadino che, assolutamente convinto di quello che sta facendo, ogni anno se la paga di tasca propria, per le Asl che la offrono gratuitamente, anzi, annunciano con orgoglio di ricevere sempre più adesioni al loro invito. Chi scompiglia uno scenario ormai scontato è Tom Jefferson, esperto di vaccini di livello internazionale, nato a Viareggio da mamma italiana e papà britannico, responsabile del Cochrane Vaccines Field di Anguillara, nei pressi di Roma. Epidemiologo noto per la sua capacità di dissacrare certezze consolidate e la presunta «solidità» dei risultati di una ricerca scientifica inquinata da conflitti di interesse e smanie di carriera, (come ha fatto in Attenti alle bufale, il Pensiero Scientifico Editore, già alla seconda edizione), pubblica su uno degli ultimi numeri della rivista inglese British Medical Journal un' indagine sull' influenza assolutamente «speciale». Speciale perché il ricercatore ha fatto un accuratissimo lavoro di revisione che non era finora venuto in mente a nessuno: ha setacciato tutti gli studi sul vaccino antinfluenzale, sulla sua efficacia nella popolazione in generale, nei bambini ma soprattutto negli anziani, candidati di elezione alla «punturina» perché destinati ad andare incontro alle complicazioni della malattia, polmoniti e bronchiti gravi. Ebbene le evidenze che questa iniezione (intramuscolare) sia lo scudo contro un sacco di malanni appaiono improvvisamente incerte: soprattutto per quanto riguarda gli anziani, gli studi ci sono, ma non sono realizzati con metodi di selezione validi. Ad esempio dei 40 che Jefferson ha trovato per verificare l' efficacia del vaccino nella popolazione di età avanzata che vive nelle case di riposo, solo 26 riportavano i dati sui ceppi virali influenzali in circolazione in quella stagione e solo 21 fornivano informazioni su quelli contenuti nel vaccino. Pochissime anche le ricerche in cui il gruppo dei vaccinati fosse messo a confronto con un gruppo di non (il famoso «controllo»). Ma emergono anche limiti sulla sicurezza del vaccino, sul fatto, cioè, che non causi effetti collaterali importanti nella settimana successiva all' iniezione: dei tantissimi studi fatti, solo cinque hanno preso in considerazione quest' aspetto. Se le certezze per gli anziani vacillano, si disintegra nel nulla qualsiasi convinzione di un effetto protettivo sulla popolazione sana in generale: non c' è dimostrazione che la vaccinazione risparmi giorni di lavoro, riduca i ricoveri in ospedale e, in ultima analisi, la mortalità in chi ha meno di sessantacinque anni. Altro punto debole, anzi debolissimo, è l' efficacia della vaccinazione nei bambini sotto i due anni di vita che risulta pari a quella del placebo, cioè di un vaccino che contenga acqua fresca (e pensare che negli Stati Uniti è vivamente raccomandato in questi piccolissimi!). Allora, tutto da rifare? «Forse no, ma certo è che Jefferson ha messo in evidenza un problema importante - risponde Luisella Grandori, Responsabile delle vaccinazioni dell' Associazione culturale pediatri e consulente per le vaccinazioni della Regione Emilia-Romagna -. Sono partite, ormai da tanti anni, campagne di vaccinazione a tappeto. Jefferson ha gettato il sasso nello stagno dimostrando che è indispensabile condurre studi accurati, ad esempio, in Paesi dove la vaccinazione non è ancora offerta dal Servizio sanitario nazionale, come quelli dell' Europa dell' Est. E in Italia? È difficile tornare indietro dopo una pratica ormai "storica"; e poi, nell' incertezza se il vaccino funzioni o no, è comunque poco etico sottrarlo agli anziani». Sta di fatto che la vaccinazione contro l' influenza in Italia è coperta in larga misura dallo Stato, ora dalle Regioni, comunque dai soldi dei cittadini. Come spiega il virologo Fabrizio Pregliasco, esperto di influenza, del Dipartimento di sanità pubblica e microbiologia dell' Università di Milano: «Delle 16 milioni di dosi che si vendono ogni anno in Italia, i 3/4 vengono acquistate dal Servizio Sanitario ad un prezzo di circa 5 euro, il resto lo compra il cittadino in farmacia, dove ne costa da 8 a 11. Quindi si tratta senz' altro di una misura di sanità di cui si fa carico lo Stato, anche se poi complessivamente il costo non è così rilevante: non supera il 5% della spesa farmaceutica complessiva. Anch' io sono convinto che a questo punto devono essere avviati studi più rigorosi finanziati - perché no? - sia dalle aziende produttrici di vaccini sia dallo Stato nell' intento di chiarire questi dubbi». Alla luce delle considerazioni emerse dal lavoro di Jefferson, ci chiediamo però se abbia senso continuare, come se niente fosse successo, le campagne per arrivare a vaccinare tutti gli over 65; obiettivo quasi raggiunto dalla Regione Emilia-Romagna (70% di copertura), seguita dal Lazio, dalla Lombardia e dalla Toscana. Ma mentre ci arrovella non poco il dubbio, Jefferson affonda ancora di più il coltello nella piaga, affermando che tutta l' emergenza influenza è un artefatto, creato facendo un gran miscuglio di virus influenzali e para-influenzali. La verità è che non disponiamo di una rete di sorveglianza capace di distinguerli.

Franca Porciani

TOM JEFFERSON Nato il 31 marzo del 1954 a Viareggio da mamma italiana e padre britannico, si è laureato in medicina a Pisa nel 1979; ha poi vissuto in Inghilterra per vent' anni dove si è specializzato in epidemiologia. È tra i fondatori della Sezione vaccini della Cochrane Collaboration. Autore di importanti lavori di revisione, è noto anche per i suoi libri: Attenti alle bufale, arrivato alla seconda edizione, e Aviaria. Influenza dei polli?, entrambi per il Pensiero Scientifico Editore. Vive e lavora a Anguillara (Roma). In passato Raggi inutili e bisturi selvaggio I dubbi sollevati su una vaccinazione ritenuta finora utilissima negli anziani e in chi ha le difese abbassate riporta alla mente pratiche mediche che non hanno retto al passo con i tempi:

SCHERMOGRAFIA: chi adesso è vicino ai sessant' anni la ricorda bene: non c' era bambino che non venisse periodicamente ispezionato con questo apparecchio per individuare lesioni polmonari, principalmente tubercolari. In realtà espone ad una dose di radiazioni più elevata di una lastra del torace e nessuno oggi si sognerebbe di proporla ancora come screening di massa.
TONSILLECTOMIA: negli anni Cinquanta e Sessanta era un intervento chirurgico molto in voga: bastava qualche episodio di tonsillite per finire sotto le mani del chirurgo. A quell' epoca si riteneva che le tonsille fossero un organo «inutile»; si è scoperto poi che svolgono un ruolo di difesa importante contro le infezioni.

APPENDICECTOMIA: stessa storia, stessa epoca. Organo inutile e impossibile da esplorare all' epoca, dopo due presunte coliche si entrava in sala operatoria. Per scoprire spesso che l' appendice non aveva alcun problema.

Fonte:Porciani Franca - corriere.it